La Reina, sin duda
5 stars
Podría decir lo mismo que en la reseña de "Los peligros de fumar en la cama". Bajo una capa de terror fantástico o sobrenatural se esconde una disección de la sociedad argentina.
199 pages
Italian language
Published Nov. 12, 2017 by Marsilio.
Piccoli capolavori di realismo macabro che mescolano amore e sofferenza, superstizione e apatia, compassione e rimpianto, le storie di Mariana Enriquez prendono forma in una Buenos Aires nerissima e crudele, vengono direttamente dalle cronache dei suoi ghetti e dei quartieri equivoci. Sono storie che emozionano e feriscono, conducendo ¡I lettore in uno scenario all'apparenza familiare che si rivela popolato da creature inquietanti. Vicini che osservano a distanza, gente che sparisce, bambini assassini, donne che s'immolano per protesta. Quello di Mariana Enriquez è un mondo dove la realtà accoglie le componenti più bizzarre e indecifrabili della natura umana, e dove il mistero e la violenza convivono con la poesia. Sullo sfondo di un'Argentina oscura e infestata dai fantasmi, con la sua brillante mescolanza di horror, suspense e ironia, “Le cose che abbiamo perso nel fuoco” ha fatto di Mariana Enriquez la risposta contemporanea a Edgar Alian Poe e Julio Cortázar, la …
Piccoli capolavori di realismo macabro che mescolano amore e sofferenza, superstizione e apatia, compassione e rimpianto, le storie di Mariana Enriquez prendono forma in una Buenos Aires nerissima e crudele, vengono direttamente dalle cronache dei suoi ghetti e dei quartieri equivoci. Sono storie che emozionano e feriscono, conducendo ¡I lettore in uno scenario all'apparenza familiare che si rivela popolato da creature inquietanti. Vicini che osservano a distanza, gente che sparisce, bambini assassini, donne che s'immolano per protesta. Quello di Mariana Enriquez è un mondo dove la realtà accoglie le componenti più bizzarre e indecifrabili della natura umana, e dove il mistero e la violenza convivono con la poesia. Sullo sfondo di un'Argentina oscura e infestata dai fantasmi, con la sua brillante mescolanza di horror, suspense e ironia, “Le cose che abbiamo perso nel fuoco” ha fatto di Mariana Enriquez la risposta contemporanea a Edgar Alian Poe e Julio Cortázar, la voce più interessante della nuova letteratura sudamericana. Una voce intensa e diretta, che racconta di personaggi brutali e talvolta buffi, trascinando il lettore in una spirale fascinosa e disturbante cui è difficile resistere.
Podría decir lo mismo que en la reseña de "Los peligros de fumar en la cama". Bajo una capa de terror fantástico o sobrenatural se esconde una disección de la sociedad argentina.
Lectura conjunta del exorcismo de Mariana
Todos los cuentos son geniales aunque mi favorito es el que le da el título al libro por los temas que trata (sectas y body horror)
Y pues el humor negro de Mariana lo es todo. AMO.
El primer libro completo que leo de Enríquez. Prosa accesible (que algunas personas parecen equiparar con falta de calidad literaria), manejo de la tensión y la anticipación, morbo, crítica social, vacilación y ambigüedad, autenticidad. Funciona muy bien. Espero poder usar alguno de estos en secundaria sin que me despidan.
Mis favoritos: "La hostería", "Pablito clavó un clavito: una equivocación del Petiso Orejudo", "Tela de araña" y "Las cosas que perdimos en el fuego". Hubo un par que empezaron increíble pero no me convenció tanto el final ("El patio del vecino" y "Bajo el agua negra"). Igual son detalles, en general todos los cuentos me parecieron muy buenos excepto "Verde rojo anaranjado".