En un futuro distópico a finales del siglo XXI, la humanidad se ha visto obligada a migrar al fondo de los océanos como consecuencia de un modelo de explotación insostenible. Mientras tanto, en la superficie arrasada de la Tierra, lxs cíborgs mantienen la maquinaria productiva y bélica en un mundo controlado por grandes corporaciones tecnológicas.
Momo, la esteticista más solicitada de Ciudad T, permanece prácticamente ajena a este ecosistema, preocupada solo por perfeccionar su técnica dermatológica para huir de la sombra materna. Sin embargo, el reencuentro con su madre la llevará a cuestionar su identidad y hasta los propios límites del género, la memoria y la realidad.
Casi tres décadas después de ver la luz en Taiwán, en Membranas, traducida por primera vez al español, sorprenden sus lúcidos presagios de un futuro dominado por el cambio climático, la colonización, las guerras y las migraciones.
Por sus páginas desfilan temas como …
En un futuro distópico a finales del siglo XXI, la humanidad se ha visto obligada a migrar al fondo de los océanos como consecuencia de un modelo de explotación insostenible. Mientras tanto, en la superficie arrasada de la Tierra, lxs cíborgs mantienen la maquinaria productiva y bélica en un mundo controlado por grandes corporaciones tecnológicas.
Momo, la esteticista más solicitada de Ciudad T, permanece prácticamente ajena a este ecosistema, preocupada solo por perfeccionar su técnica dermatológica para huir de la sombra materna. Sin embargo, el reencuentro con su madre la llevará a cuestionar su identidad y hasta los propios límites del género, la memoria y la realidad.
Casi tres décadas después de ver la luz en Taiwán, en Membranas, traducida por primera vez al español, sorprenden sus lúcidos presagios de un futuro dominado por el cambio climático, la colonización, las guerras y las migraciones.
Por sus páginas desfilan temas como las pandemias víricas, el poder de la tecnología, la soledad en tiempos de hiperconexión, la maternidad o las identidades trans. Con un estilo casi cinematográfico, Chi Ta-wei invita a reflexionar en un proceso de relectura constante que acaba revelándose un acto de escritura.
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Y lo que más me ha decepcionado es cómo te monta una historia muy buena para luego salirte con el típico:"todo era mentira". Venga ya...
El mundo qe plantea es muy interesabte y me volaba la cabeza muchos de sus concrptos.
Sin embargo, la narración se hacía repetitiva y el uso de la x para el lenguaje inclusivo entorpecía la lectura (cosa que no hubiera pasado si hubiera usado la e con el mismo fin).
Non è facile parlare di un romanzo come Membrana perché per farvi capire quanto è bello non voglio dirvi troppo e rischiare rovinarvi la lettura. In meno di duecento pagine, Chi Ta-Wei è riuscito a tratteggiare un futuro nel quale l’umanità è stata costretta a rifugiarsi nelle profondità degli oceani per mettere l’acqua tra sé e i raggi del sole, diventati così forti da bruciare la pelle.
Posso dirvi che Membrana è un romanzo sui tanti confini con i quali abbiamo a che fare e sulle zone confuse e indistinte che ci troviamo talvolta ad abitare. Possono essere i confini tra Stati impegnati nella lotta per accaparrarsi le risorse necessarie; possono essere i confini tra essere umano e macchina, tornati potentemente alla ribalta con la diffusione delle IA; possono essere i confini tra la vita e la morte, in quell’area dove non è chiaro se si sta continuando a vivere …
Non è facile parlare di un romanzo come Membrana perché per farvi capire quanto è bello non voglio dirvi troppo e rischiare rovinarvi la lettura. In meno di duecento pagine, Chi Ta-Wei è riuscito a tratteggiare un futuro nel quale l’umanità è stata costretta a rifugiarsi nelle profondità degli oceani per mettere l’acqua tra sé e i raggi del sole, diventati così forti da bruciare la pelle.
Posso dirvi che Membrana è un romanzo sui tanti confini con i quali abbiamo a che fare e sulle zone confuse e indistinte che ci troviamo talvolta ad abitare. Possono essere i confini tra Stati impegnati nella lotta per accaparrarsi le risorse necessarie; possono essere i confini tra essere umano e macchina, tornati potentemente alla ribalta con la diffusione delle IA; possono essere i confini tra la vita e la morte, in quell’area dove non è chiaro se si sta continuando a vivere o se si è iniziato a morire; possono essere i confini tra la realtà e la finzione, che si mescolano nella nostra mente, in apparenza così oggettiva davanti agli stimoli che riceve dai cinque sensi; possono essere i confini tra uomo e donna, così irrilevanti nei giochi di due bambinə.
Sembra davvero troppo per un libro così breve, eppure Chi Ta-Wei, grazie a una prosa ricca di simboli che solleticano la nostra immaginazione, riesce a stimolare in maniera prolifica la riflessione su tutti i temi che tocca. In questo senso potrebbe ricordare Italo Calvino, che infatti viene citato nel romanzo e che – scopro da Wikipedia – è stato tradotto in cinese proprio da Chi Ta-Wei, che la nostra letteratura deve conoscerla perché accenna anche a Pasolini. Come a dire, a proposito di confini, che la letteratura stessa in primo luogo li travalica.
Come tutta la buona fantascienza, poi, la sua attualità è fuori di dubbio: se nel 1995, anno di uscita in lingua originale, molte delle questioni affrontate da Membrana erano di là da venire, nel 2024 possiamo dire di esserci immersə, dalla crisi climatica alle distorsioni della realtà, al punto che durante la lettura è facile dimenticarsi che è un libro che si avvicina alla trentina.
Non posso che consigliarne la lettura, senza aggiungere altro – che pure ci sarebbe, ma Membrana è anche un’esperienza da fare senza avere troppe informazioni pregresse, perché inizia quasi come una tenera fiaba e ci accompagna con delicatezza alla scoperta di questo futuro sommerso che assomiglia molto al nostro presente.