300 pages
English language
Published July 31, 2015 by Pan Macmillan.
The Man Who Mistook His Wife for a Hat and Other Clinical Tales is a 1985 book by neurologist Oliver Sacks describing the case histories of some of his patients. Sacks chose the title of the book from the case study of one of his patients who has visual agnosia, a neurological condition that leaves him unable to recognize faces and objects. The book became the basis of an opera of the same name by Michael Nyman, which premiered in 1986. The book comprises twenty-four essays split into four sections ("Losses", "Excesses", "Transports", and "The World of the Simple"), each dealing with a particular aspect of brain function. The first two sections discuss deficits and excesses (with particular emphasis on the right hemisphere of the brain), while the third and fourth sections describe phenomenological manifestations with reference to spontaneous reminiscences, altered perceptions, and extraordinary qualities of mind found in people …
The Man Who Mistook His Wife for a Hat and Other Clinical Tales is a 1985 book by neurologist Oliver Sacks describing the case histories of some of his patients. Sacks chose the title of the book from the case study of one of his patients who has visual agnosia, a neurological condition that leaves him unable to recognize faces and objects. The book became the basis of an opera of the same name by Michael Nyman, which premiered in 1986. The book comprises twenty-four essays split into four sections ("Losses", "Excesses", "Transports", and "The World of the Simple"), each dealing with a particular aspect of brain function. The first two sections discuss deficits and excesses (with particular emphasis on the right hemisphere of the brain), while the third and fourth sections describe phenomenological manifestations with reference to spontaneous reminiscences, altered perceptions, and extraordinary qualities of mind found in people with intellectual disabilities.In addition to describing the cases, Sacks comments on them, explains their pathophysiological background, discusses potential neuroscientific implications of such cases and occasionally makes reference to some psychological concepts, such as the soul, id, ego, and super-ego.
Il libro è scritto molto bene e ha uno stile scorrevole. Avrei preferito che si concentrasse un po' di più sul percorso medico di alcuni dei personaggi, senza dilungarsi sugli aspetti tecnici delle diagnosi, ma sapendo che sono estratti da relazioni diagnostiche, non poteva essere altrimenti.
Un mio limite è l’incapacità di separare l’opera dall’autore: per quanto mi sforzi, se sono a conoscenza di qualcosa di rilevante in merito allo scrittore, inevitabilmente avrà una risonanza nella mia percezione del libro. Questa volta, è avvenuto il contrario: non so nulla della vita di Oliver Sacks, ma, dopo aver terminato la raccolta, non posso fare a meno di pensare che sia stato una brava persona.
Diviso in sezioni (ciascuna preceduta da un breve cappello introduttivo sulle generalità delle patologie trattate, abbastanza fruibile anche per i non “addetti ai lavori”), presenta le storie e le vite di persone che, pur facendo parte di una ridotta minoranza incompresa, con tenacia cercano di ritagliarsi un posto nella società. Scrivo persone, invece che pazienti, perché non traspare da nessuna parola di Sacks la subalternità, ma, al contrario, lui si pone in loro ascolto e cerca di imparare come meglio aiutare ciascuno, nella …
Un mio limite è l’incapacità di separare l’opera dall’autore: per quanto mi sforzi, se sono a conoscenza di qualcosa di rilevante in merito allo scrittore, inevitabilmente avrà una risonanza nella mia percezione del libro. Questa volta, è avvenuto il contrario: non so nulla della vita di Oliver Sacks, ma, dopo aver terminato la raccolta, non posso fare a meno di pensare che sia stato una brava persona.
Diviso in sezioni (ciascuna preceduta da un breve cappello introduttivo sulle generalità delle patologie trattate, abbastanza fruibile anche per i non “addetti ai lavori”), presenta le storie e le vite di persone che, pur facendo parte di una ridotta minoranza incompresa, con tenacia cercano di ritagliarsi un posto nella società. Scrivo persone, invece che pazienti, perché non traspare da nessuna parola di Sacks la subalternità, ma, al contrario, lui si pone in loro ascolto e cerca di imparare come meglio aiutare ciascuno, nella sua dignità di individuo, valorizzandone l’unicità.
Lo sguardo del medico è commovente e cristallino, e proprio questo suo manifesto ed inviolabile rispetto gli permette di descrivere vicende, anche dai toni di estrema sofferenza, nei minimi dettagli con colori leggeri e, a tratti, ironici, senza suonare mai inopportuno.
Ok, io mi entusiasmo facilmente e i miei entusiasmi sono spesso dei fuochi di paglia destinati a spegnersi a una rilettura più attenta, ma credo che questa volta sia diverso. "L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello" è uno dei libri più belli che io abbia mai letto, non solo tra i saggi, ma in assoluto.
Questa raccolta di casi clinici affrontati dal Dottor Sacks durante la sua carriera contiene tre elementi che la rendono un'opera eccezionale:(1) l'interesse scientifico suscitato dalle strane anomalie che possono colpire il sistema nervoso umano,(2)l'umanità e la sensibilità dell'autore/medico nell'affrontarle e riportarle a noi lettori e (3), infine, il potenziale narrativo di ciascuno dei casi presenti.
Ogni storia descritta è un universo di emozioni e riflessioni che susciteranno in voi un vortice di domande importantissime sulla realtà, l'identità e come le percepiamo, domande che non vi lasceranno neanche quando finirete di libro.
