netico reviewed L'ipocrisia dell'Occidente by Franco Cardini (I Robinson/Letture)
Minima Cardiniana
3 stars
L'autore, attualmente professore emerito presso l’Istituto di Scienze Umane e Sociali aggregato alla Scuola Normale Superiore, è un eminente medievista specializzato in storia delle Crociate, cattolico e con un passato nell'estrema destra. Il libro è una raccolta di articoli che riflettono sui rapporti tra Occidente e mondo islamico, in una dimensione storica (trattata magistralmente) e nella contemporaneità. Le analisi dell’autore sono spesso assai condivisibili: “Quel che da noi di rado si dice è che la propaganda jihadista si alimenta [...] anche d’istanze di giustizia sociale. D’altra parte questo silenzio, questa sottovalutazione, sono logici: noialtri preferiamo pensare che chi si proclama o si dimostra nostro avversario ci odi perché è un fanatico piuttosto che chiederci se, per caso, una parte almeno del suo odio non dipenda dalla coscienza di uno stato di prostrazione e di miseria dovuto agli effetti di un secolare sfruttamento, mentre la nostra opulenza riposa sul sistematico drenaggio …
L'autore, attualmente professore emerito presso l’Istituto di Scienze Umane e Sociali aggregato alla Scuola Normale Superiore, è un eminente medievista specializzato in storia delle Crociate, cattolico e con un passato nell'estrema destra. Il libro è una raccolta di articoli che riflettono sui rapporti tra Occidente e mondo islamico, in una dimensione storica (trattata magistralmente) e nella contemporaneità. Le analisi dell’autore sono spesso assai condivisibili: “Quel che da noi di rado si dice è che la propaganda jihadista si alimenta [...] anche d’istanze di giustizia sociale. D’altra parte questo silenzio, questa sottovalutazione, sono logici: noialtri preferiamo pensare che chi si proclama o si dimostra nostro avversario ci odi perché è un fanatico piuttosto che chiederci se, per caso, una parte almeno del suo odio non dipenda dalla coscienza di uno stato di prostrazione e di miseria dovuto agli effetti di un secolare sfruttamento, mentre la nostra opulenza riposa sul sistematico drenaggio di ricchezze al quale le nostre multinazionali sottopongono paesi le cui risorse sono immense ma non ricadono, se non in ridicola misura, su quanti li abitano.” Le conclusioni fanno invece emergere gli elementi più problematici, laddove si aderisce all’ipotesi “di un’intesa tra i portatori di fedi religiose diverse, animati da sincera disposizione a collaborare tra loro e a costruire attraverso una sorta di nuova «santa alleanza» un’effettiva intesa, nella direzione di una nuova etica che davvero possa dirsi universale” e si abbraccia il pensiero che unisce Naomi Klein a papa Francesco, vale a dire una sorta di anticapitalismo confessionale. Difficile non concludere con la celebre frase di Napoleone: “La religione è ciò che trattiene il povero dall'ammazzare il ricco.”