Hevalen

Perché sono andato a combattere l'Isis in Siria

Paperback, 347 pages

Italian language

Published Oct. 1, 2017 by Alegre.

ISBN:
978-88-98841-78-3
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5 stars (2 reviews)

Rojava. In curdo vuol dire “ovest”, ma per arrivarci dobbiamo andare verso est, giungere nelle terre che un tempo chiamavamo Asia minore.“Rojava” è il Kurdistan siriano, dove dal 2011 è in corso una rivoluzione, il grande esperimento delle comuni e del “confederalismo democratico”. Un movimento di liberazione egualitario, libertario e femminista, ispirato al pensiero di Abdullah Öcalan e cresciuto come un bosco in pieno deserto, nel più devastato – e strategico – teatro di guerra del pianeta. Un processo sociale accerchiato da forze reazionarie e sanguinarie: l’Isis, il regime di Assad a Damasco e il regime del caudillo turco, Erdogan, appena oltre il confine. Nel 2014 abbiamo trepidato per Kobane, città assediata dall’Isis e difesa da forze popolari chiamate Ypg e Ypj. Abbiamo visto le immagini di donne guerrigliere sorridenti scalzare dai media quelle dei tetri tagliagole di Daesh, e poi la riscossa: da Kobane, divenuta la “Stalingrado del Medio …

1 edition

Eccezionale racconto in prima persona della guerra contro l'Isis in Siria

5 stars

"Con buona pace degli ipocriti, alla violenza si risponde anche con la violenza. Non è bello. È necessario. Il problema è chi combatte - e per cosa."

La procura di Torino ha richiesto la sorveglianza speciale, per "pericolosità sociale", contro cinque attiviste e attivisti. Una misura che deriva dal codice penale fascista, con cui viene limitata la libertà dei destinatari del provvedimento pur in assenza di qualunque reato. Lo scorso 23 gennaio si è svolta una prima udienza, ma la decisione è stata rimandata al 25 marzo. Tra le persone considerate "pericolose" dalla procura di Torino c'è l'autore di questo libro, Davide Grasso. La sua "colpa", aver preso parte alla rivoluzione del Rojava in Siria, combattendo nelle Ypg, le Unità di Protezione Popolare, contro Daesh, il sedicente "stato islamico". Tutti a parole si dichiarano contro Daesh, ma a quanto pare chi in prima persona, rischiando la propria vita, prende le …