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reviewed Homeland by R. A. Salvatore (The Dark Elf Trilogy, #1)

R. A. Salvatore: Homeland (EBook, 2009, Wizards of the Coast) 4 stars

As the third son of Mother Malice and weaponmaster Zaknafein, Drizzt Do’Urden must be sacrificed …

Review of 'Homeland' on 'Goodreads'

4 stars

4 fat stars

Premetto che di D&D non so nulla, ma non serve sapere il background di questo gioco per comprendere il libro.
Ciò che serve sapere è che Homeland è il primo libro di una trilogia (the dark elf trilogy) scritta dopo la Icewind Dale trilogy con la funzione di essere un prequel che spiegasse brevemente la vita di Drizzt e la sua fuga da Menzoberranzan (città degli elfi scuri). Non so cosa accada dopo, ma suppongo che chi abbia letto la trilogia seguente conoscesse Drizzt già da D&D, quindi consiglio di partire da questo libro per cominciare a conoscere il protagonista e tutto ciò che lo circonda.

Detto questo ho adorato questo libro per due aspetti: il worldbuilding e Drizzt. I love Drizzt

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sì, Drizzt ha una pantera e se sei una persona per bene non puoi non amare Drizzt <3

Ok, cerco di contenere il mio fangirling e di descrivere il tutto il più oggettivamente possibile.

Drizzt è un drow. I drow sono dei dark elves con la pelle scura e i capelli bianchi, di corporatura esile e "costretti" (quando leggerete il libro, arriverete a pensare che è meglio cosi) a vivere nel sottosuolo. I loro occhi si sono adattati all'oscurità e non riescono a sopportare la vista della luce. Scandiscono il tempo tramite un orologio marcatempo.
Mi ha fatto sorridere la loro descrizione del sole e della luna. considerano il sole una palla di fuoco, giusto per dare un'idea :D
Sono corrotti e avidi di potere e come dice il prologo tutto ciò che conta per loro è il rango. Sì, più sei in una posizione sociale elevate più hai privilegi e poteri conferiti dalla dea ragno Lolth. E ogni mezzo è giustificato per effettuare la scalata sociale. Capite bene come sia impossibile fidarsi del prossimo in questa società, nemmeno della tua famiglia.
Sono anche convinti che ogni razza al di fuori di loro stessi sia il loro peggior nemico e che gli elfi della superficie li abbiano obbligati a vivere nel sottosuolo. Inoltre, godono nell'uccidere le altre razze (quando le incontrano) perché convinti di venerare Lolth e perchè, cosi facendo, le altre razze si ricorderanno sempre della supremazia dei drow.
Interessante anche la società matriarcale di questo popolo, dove le femmine frustano gli uomini per "farli stare al loro posto".

E in tutto questo bel pupù di roba, nasce Drizzt che culo! che si distingue subito per gli occhi viola, per la bravura con le armi e l'onore. Caratteristica, quest'ultima, che non farebbe "campare" a lungo nessuno all'interno della società drow.

sostanzialmente Questo libro ripercorre i punti salienti della vita di Drizzt, soffermandosi su quegli episodi più caratteristici e riassumendone altri (come gli anni passati all'Accademia). Il worldbuilding, con elementi semplici, riesce ad essere ben strutturato e i personaggi principali sono ben caratterizzati.
Se devo trovare un difetto a questo libro sta nella trama: semplice, lineare (e va bene) ma senza grossi colpi di scena. Ho notato che spesso invece di usare la tecnica del "show, don't tell" venisse usata quella del "tell earlier" quindi sappiamo già prima dell'azione le motivazioni dei personaggi e il risultato.
Provo a giustificare questo col fatto che è un romanzo introduttivo e molto probabilmente l'autore si aspetta che la maggior parte dei lettori che leggano questa serie conosca già Drizzt e sappia già come va a finire l'intera vicenda. Quindi forse qui si vuole soffermare sulla caratterizzazione dei personaggi e dell'ambientazione più che sulla trama, sulla sorpresa eccetera...
Spero comunque che i libri seguenti migliorino da questo punto di vista.

Concludendo, lo consiglio a tutti, soprattutto se si è in vena di fantasy ma per una volta non si ha voglia di un tomo da 800 pagine :D