Corben6 reviewed Memetic by James Tynion IV
Review of 'Memetic' on 'Goodreads'
2 stars
Un meme che porta all'estinzione della razza umana in tre giorni!? Woah!
Se c'è un'opera di saggistica che ha cambiato il mio modo di pensare e di vedere la vita, questa è Il gene egoista, in cui Richard Dawkins conia il termine "meme", usato per indicare un "elemento di una cultura o di un sistema di comportamento, replicabile e trasmissibile per imitazione da un individuo" (treccani.it). Come avrei potuto quindi non essere incuriosito dalle premesse di Memetic? Premesse che però rimangono tali e non vengono sviluppate in maniera interessante. L'idea di meme, infatti, dopo essere stata spiegata a suon di "As you know, Bob", viene relegata in secondo piano, rivelandosi nient'altro che un sostituto come un altro di un generico virus della zombificazione; una scusa per raccontare di un'apocalisse zombie classica e senza sorprese. Peraltro, nell'occasione in cui l'idea viene ripresa in modo rilevante, quello che …
Un meme che porta all'estinzione della razza umana in tre giorni!? Woah!
Se c'è un'opera di saggistica che ha cambiato il mio modo di pensare e di vedere la vita, questa è Il gene egoista, in cui Richard Dawkins conia il termine "meme", usato per indicare un "elemento di una cultura o di un sistema di comportamento, replicabile e trasmissibile per imitazione da un individuo" (treccani.it). Come avrei potuto quindi non essere incuriosito dalle premesse di Memetic? Premesse che però rimangono tali e non vengono sviluppate in maniera interessante. L'idea di meme, infatti, dopo essere stata spiegata a suon di "As you know, Bob", viene relegata in secondo piano, rivelandosi nient'altro che un sostituto come un altro di un generico virus della zombificazione; una scusa per raccontare di un'apocalisse zombie classica e senza sorprese. Peraltro, nell'occasione in cui l'idea viene ripresa in modo rilevante, quello che dovrebbe essere uno scienziato ne parla in termini scientificamente errati. Mi riferisco alla scena sull'elicottero, in cui il Dr. Peter Klein/Clownboy commenta come il meme si sia evoluto, acquisendo la capacità di infettare altre persone tramite le urla degli infetti. Processo che non può però essere definito evoluzionistico, in quanto evoluzione implica sopravvivenza differenziale; l'acquisizione di questa capacità è in realtà un risultato della programmazione iniziale del meme.
Il finale non mi ha convinto: si basa su una decisione del protagonista che non è in accordo con quanto viene mostrato di lui nei capitoli precedenti. Aaron infatti, per quanto abbia alcuni non meglio specificati e non approfonditi problemi di salute, abbia bisogno di una protesi acustica e non sia in grado di vedere i colori, scherza più di una volta su questa sua condizione, e sembra un ragazzo normale con una vita sociale normale, con un ragazzo e con degli amici che gli vogliono bene. Far dire qualche volta ad altri personaggi che ad Aaron è capitato di sentirsi "triste e solo", non è sufficiente a rendere credibile la scelta che compie alla fine, quando dal nulla dichiara che non ha vissuto altro che "una vita triste e stupida".
Il disegno, per quanto non perfetto, mi è piaciuto, tanto che guardando le tavole "work in progress" a fine volume mi sono reso conto che avrei preferito il volume in bianco e nero: le chine di Eryk Donovan sono ottime, ma spariscono a causa della colorazione, che aggiunge qualcosa alla storia solo riguardo al meme. Inoltre quale occasione migliore di un protagonista che vede in bianco e nero per fare un fumetto in bianco e nero e far quindi vedere com'è il mondo dal suo punto di vista? Sfruttando peraltro l'occasione per giustificare meglio la sua scelta finale? Sarebbe stato ancora più interessante colorare solo le ultime tavole, a partire da quando Aaron stesso inizia a vedere i colori, mostrando quindi solo nel finale com'è realmente fatto il meme sia a lui – che avrebbe avuto quindi un ulteriore motivo per morire felice ed estatico – sia al lettore