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Non avendo mai letto nulla di Bressanini e sapendone poco di cibo ed etichette ho trovato il libro molto interessante e ricco di spunti.
Unico contro: si sentono i 10 anni dalla pubblicazione, e ho passato la maggior parte del libro a chiedermi se in questo tempo sia cambiato qualcosa nelle regolamentazioni e nel panorama di prodotti che espone.

Bella l'idea, divertenti le tante trovate, battute e riferimenti che si incontrano.
D'altra parte inutilmente lungo, e, nei pochi momenti in cui si intravede lo stile dell'autore attraverso le prese in giro dei cliché e degli elementi della struttura narrativa, questo traballa un pochino. Ma glielo si perdona perché si prende poco sul serio ed è genuinamente divertente.

Interessante ma ripetitivo negli argomenti trattati.

Come se fossimo amici di fronte a una birra, Carlo Rovelli racconta la teoria dei buchi bianchi cercando di trasmettercela nella maniera più chiara ed efficace possibile. Ci riesce, lasciandoci sorpresi e affascinati dai misteri dell'universo.

Ogni tanto esagera con le divagazioni e con i lirismi... ma se non se la tira un po' lui, chi può farlo?

A metà tra la narrativa e il saggio, riesce a essere solo una terribile fanfiction. Scritto senza alcuna idea delle tecniche di scrittura di base, confuso, con ripetizioni a non finire di concetti e paragrafi. Illeggibile.