"Sono un appassionato lettore di storie cliniche... ma non ho mai letto dei racconti psicologici così intensi come quelli narrati da Oliver Sacks nell'Uomo che scambiò sua moglie per un cappello... È un libro che vorrei consigliare a tutti: medici e malati, lettori di romanzi e di poesia, cultori di psicologia e di metafisica, vagabondi e sedentari, realisti e fantastici. La prima musa di Sacks è la meraviglia per la molteplicità dell'universo."
Il libro è scritto molto bene e ha uno stile scorrevole. Avrei preferito che si concentrasse un po' di più sul percorso medico di alcuni dei personaggi, senza dilungarsi sugli aspetti tecnici delle diagnosi, ma sapendo che sono estratti da relazioni diagnostiche, non poteva essere altrimenti.
Review of "L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello" on 'Goodreads'
5 stars
Un mio limite è l’incapacità di separare l’opera dall’autore: per quanto mi sforzi, se sono a conoscenza di qualcosa di rilevante in merito allo scrittore, inevitabilmente avrà una risonanza nella mia percezione del libro. Questa volta, è avvenuto il contrario: non so nulla della vita di Oliver Sacks, ma, dopo aver terminato la raccolta, non posso fare a meno di pensare che sia stato una brava persona.
Diviso in sezioni (ciascuna preceduta da un breve cappello introduttivo sulle generalità delle patologie trattate, abbastanza fruibile anche per i non “addetti ai lavori”), presenta le storie e le vite di persone che, pur facendo parte di una ridotta minoranza incompresa, con tenacia cercano di ritagliarsi un posto nella società. Scrivo persone, invece che pazienti, perché non traspare da nessuna parola di Sacks la subalternità, ma, al contrario, lui si pone in loro ascolto e cerca di imparare come meglio aiutare ciascuno, nella …
Un mio limite è l’incapacità di separare l’opera dall’autore: per quanto mi sforzi, se sono a conoscenza di qualcosa di rilevante in merito allo scrittore, inevitabilmente avrà una risonanza nella mia percezione del libro. Questa volta, è avvenuto il contrario: non so nulla della vita di Oliver Sacks, ma, dopo aver terminato la raccolta, non posso fare a meno di pensare che sia stato una brava persona.
Diviso in sezioni (ciascuna preceduta da un breve cappello introduttivo sulle generalità delle patologie trattate, abbastanza fruibile anche per i non “addetti ai lavori”), presenta le storie e le vite di persone che, pur facendo parte di una ridotta minoranza incompresa, con tenacia cercano di ritagliarsi un posto nella società. Scrivo persone, invece che pazienti, perché non traspare da nessuna parola di Sacks la subalternità, ma, al contrario, lui si pone in loro ascolto e cerca di imparare come meglio aiutare ciascuno, nella sua dignità di individuo, valorizzandone l’unicità.
Lo sguardo del medico è commovente e cristallino, e proprio questo suo manifesto ed inviolabile rispetto gli permette di descrivere vicende, anche dai toni di estrema sofferenza, nei minimi dettagli con colori leggeri e, a tratti, ironici, senza suonare mai inopportuno.
Review of "L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello" on 'Goodreads'
5 stars
Ok, io mi entusiasmo facilmente e i miei entusiasmi sono spesso dei fuochi di paglia destinati a spegnersi a una rilettura più attenta, ma credo che questa volta sia diverso. "L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello" è uno dei libri più belli che io abbia mai letto, non solo tra i saggi, ma in assoluto. Questa raccolta di casi clinici affrontati dal Dottor Sacks durante la sua carriera contiene tre elementi che la rendono un'opera eccezionale:(1) l'interesse scientifico suscitato dalle strane anomalie che possono colpire il sistema nervoso umano,(2)l'umanità e la sensibilità dell'autore/medico nell'affrontarle e riportarle a noi lettori e (3), infine, il potenziale narrativo di ciascuno dei casi presenti. Ogni storia descritta è un universo di emozioni e riflessioni che susciteranno in voi un vortice di domande importantissime sulla realtà, l'identità e come le percepiamo, domande che non vi lasceranno neanche quando finirete di libro.