he, him / Italian
I didn't read much in my youth, so I'm trying to make it happen now.
My rating usage is pretty common:
1 - belongs in the dumpster
2 - supermarket book stall megasale
3 - either tries too hard or doesn't try enough, but there's some redeeming qualities
4 - finally some decent food
5 - silly! slays on every possible rank
Rino rapisce la piccola Ada durante una festa patronale. Persuaso di amarla, la costringe in …
Hard to swallow, but beautiful in its own ways / Difficile da digerire, ma molto bello per certi versi.
4 stars
[Italian]
Un pugno allo stomaco, alle gambe, a tutto il corpo.
Un continuo contrapporsi di delicatezza e crudeltà che immergono in un mondo sbagliato (quello di un pedofilo) e portato ai limiti, che racconta in modo struggente l'interconnessione tra amore e dipendenza.
[english]
A punch to the stomach, to the legs, to all of your body.
A continuous contrast of delicacy and cruelty depicted in a wrong reality (that of a paedophile) taken to the limits, where the complex intertwining of love and dependency take the stage.
Review of 'Ancora dalla parte delle bambine' on 'Goodreads'
4 stars
(Italian review, since this book is only available in said language)
L'essenza di questo libro sta proprio, a mio avviso, nella sconcertante visione di una società sessista forse più di un tempo, anche nella più piccola delle cose; minuzieche, seppur nel quotidiano si fatichi a notarle, rischiano di essere elementi plasmanti delle generazioni future. Ed è proprio grazie alle frivolezze che la scrittrice decostruisce pezzo per pezzo tanti frammenti del mondo moderno - i giochi, la lettura, il mondo genitoriale, lo studio, i media - e ci abbaglia con l'esasperante contenuto: la donna, che prima era ragazzina, che prima era bambina, se vuole crescere senza un futuro prefissato ed una mente plasmata, deve scontrarsi con pressapoco l'impossibile.
È vero: il libro a volte dilaga, a volte cambia da un discorso all'altro con troppa facilità e automaticamente crea un po' di confusione; ho trovato però essenziale la ripetizione di certi punti …
(Italian review, since this book is only available in said language)
L'essenza di questo libro sta proprio, a mio avviso, nella sconcertante visione di una società sessista forse più di un tempo, anche nella più piccola delle cose; minuzieche, seppur nel quotidiano si fatichi a notarle, rischiano di essere elementi plasmanti delle generazioni future. Ed è proprio grazie alle frivolezze che la scrittrice decostruisce pezzo per pezzo tanti frammenti del mondo moderno - i giochi, la lettura, il mondo genitoriale, lo studio, i media - e ci abbaglia con l'esasperante contenuto: la donna, che prima era ragazzina, che prima era bambina, se vuole crescere senza un futuro prefissato ed una mente plasmata, deve scontrarsi con pressapoco l'impossibile.
È vero: il libro a volte dilaga, a volte cambia da un discorso all'altro con troppa facilità e automaticamente crea un po' di confusione; ho trovato però essenziale la ripetizione di certi punti e concetti come quelli sulla bellezza femminile, su quanto tutto si concentri sempre lì - disarmante verità.
Mi trovo anche un po' in disaccordo con le persone che criticano le ricerche fatte nel libro, dicendo che "spulciare i forum" non equivale ad affondare radici in una base critica. Sì, è vero, ma trovatemelo un ragazzino di dodici anni che si sfoga e si esaspera su internet perché non riesce ad avere il fisico di un qualsivoglia idolo. Poi non lo so, il libro in questione mi ha dato l'idea di essere una lettura un po' opinionata, maturata da quello che sono comunque intuizioni e percorsi personali della scrittrice - non l'ho mai sentito vicino ad un testo di cui avvalersi per chissà quale controprova scientifica, e non per questo perde di validità.
Dulcis in fundo mi ha fatto piacere trovare in un libro di ormai 14 (!) anni fa, una valutazione del mondo di internet giusta e misurata, senza quella paura ed odio che in quel periodo genitori ed insegnanti di scuole elementari sentivano e professavano quasi unanimamente. Ma non solo internet: videogiochi, TV, anime e manga, a parte qualche discorso senza coda mi è parso tutto equamente considerato in maniera simil-obiettiva.
Tirando le somme: lo considero un'ottima lettura, che seppur manchi un poco in certe aree già criticate in altre recensioni, ti inforca in testa spunti per un pensiero rivolto ad un futuro più pulito e progressista, di cui ora più che mai si sente necessità.
Review of 'Murder on the 18th Green' on 'Goodreads'
1 star
Preferisco non sapere come va a finire, piuttosto che correre il rischio di - finendo l'altra metà del libro - dover imbattermi ancora in siparietti simil-amorosi dei protagonisti, fatti di cliché a non finire: lui è il classico tizio che fa le battute borderline sessiste e crede di far ridere tutti, lei è la super donna realizzata in carriera, il cui ruolo è però casualmente quello della sensualità fatta persona che si innamora del protagonista mediocre.
Leo ha sedici anni: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, le scorribande in …
Review of 'Bianca come il latte, rossa come il sangue' on 'Goodreads'
1 star
Content warning
Piccoli spoiler sul comportamento del protagonista
Ho sempre avuto un ingenuo ma insistente interesse per questo libro da più piccino - o meglio, per la copertina; incantevole e misteriosa raffigurazione dai sentimenti quasi onirici, non ha mai sfigurato in quella libreria di parenti dove mi capitava d'ammirarla durante cene e pranzi di natale vari. Potete immaginare il mio disappunto, una decina d'anni dopo, nell'affrontarlo e scoprire un contenuto così scarno, debole e con un target ignoto.
Tutto ruota ad un maggiore problema: ogni cosa è inverosimile fino allo sfinimento. Il protagonista un giorno è scemo come un sasso, quello dopo diventa filosofo incredibile. Ma non solo, ha anche problemi ossessivi dato che si innamora e quasi si ammazza per una persona con cui non ha mai parlato e ha visto per sua stessa ammissione solo alla fermata dell'autobus. Ossessività che si ripresenta in delle raccapriccianti scene di contatto fisico: lui che la trova a dormire in ospedale e la accarezza la guancia, sebbene manco si conoscessero (e nella stessa occasione si autoproclama suo fidanzato). Lui che, dopo la prima volta che si parlano, le bacia la testa. Non solo sono fuori luogo e di cattivo gusto, ma insieme alla chiara ossessività non vengono mai affrontate nel libro e lasciate lì come se fossero cose totalmente normali.
Veniamo inoltre bombardati di riferimenti casuali ai gyovany, ed ecco che spuntano come capisaldi di questo obrobrioso minestrone T9, Simpson e Playstation lanciati di qua e di la ogni tot pagine per ricordarvi che hey, sono giovani ok!! fanno cose da giovani!! pensano come giovani ve lo giuro!!
Credo di essermi soffermato ad esclamare "ma quando mai uno parla così" almeno una pagina su tre. Ed i genitori! che se ne escono ad ogni domanda con una risposta complessissima, senza doverci pensare un secondo, evidentemente in combutta con il grande professor "sognatore" (che, come nomignolo denigratorio dato dalla classe, è anche questo verosimile quanto la terra piatta). E penso sia quella la ciliegina sulla torta, l'auto-inserimento di D'Avenia nella figura del professore supplente, che arriva e tramite un intricato sistema di specchi e leve salva il protagonista facendogli da grande maestro della vita. olè, che libro da dimenticare.