Review of '1Q84. Libro 1 e 2. Aprile-settembre' on 'Goodreads'
5 stars
Difficile per me collocarlo in un genere letterario specifico. Si tratta di una storia d'amore (seppur incompiuta) con elementi fantasy e magici, che rendono la realtà simile a un sogno. Si ha sempre la sensazione che stia succedendo qualcosa di importante nel mondo, ma esattamente cosa stia accadendo non è perfettamente chiaro, neppure arrivati alla fine del secondo libro (in effetti ce n'è un terzo). Non avevo mai letto Murakami, ma ora ho capito perché 1Q84 è diventato un cult.
Review of '1Q84. Libro 1 e 2. Aprile-settembre' on 'Goodreads'
5 stars
Sto ancora cercando di delineare (almeno nella mia testa) una grande teoria unificata dell'opera di Murakami Haruki. Penso che non ci riuscirò mai, ma sono sicuro che qualche elemento di coerenza nell'universo descritto nei libri dell'autore giapponese ci sia; uno l'ho sicuramente trovato, la fascinazione per i passaggi nascosti. Ogni libro di Murakami ne contiene uno, se i suoi personaggi lo imboccano, perdendo di vista anche per un solo momento il resto del mondo, molto probabilmente, all'uscita, si troverà in una sorta di universo parallelo legato al nostro solo da una vaga somiglianza esteriore. La scala d'emergenza nella soprelevata in 1Q84, l'ascensore dell'Hotel Dolphin in Dance Dance Dance, Il vicolo dietro la casa del protagonista ne "L'uccello che girava le viti del mondo", ma anche tanti altri sono delle profondissime tane del Bianconiglio, porte verso paesi delle meraviglie inquietanti. 1Q84 segue le vicende parallele di due protagonisti, Aomame e Tengo: …
Sto ancora cercando di delineare (almeno nella mia testa) una grande teoria unificata dell'opera di Murakami Haruki. Penso che non ci riuscirò mai, ma sono sicuro che qualche elemento di coerenza nell'universo descritto nei libri dell'autore giapponese ci sia; uno l'ho sicuramente trovato, la fascinazione per i passaggi nascosti. Ogni libro di Murakami ne contiene uno, se i suoi personaggi lo imboccano, perdendo di vista anche per un solo momento il resto del mondo, molto probabilmente, all'uscita, si troverà in una sorta di universo parallelo legato al nostro solo da una vaga somiglianza esteriore. La scala d'emergenza nella soprelevata in 1Q84, l'ascensore dell'Hotel Dolphin in Dance Dance Dance, Il vicolo dietro la casa del protagonista ne "L'uccello che girava le viti del mondo", ma anche tanti altri sono delle profondissime tane del Bianconiglio, porte verso paesi delle meraviglie inquietanti. 1Q84 segue le vicende parallele di due protagonisti, Aomame e Tengo: due personaggi classicamente Murakamiani (ove murakamiano vuol dire solitario, alienato, incapace di stabilire rapporti umani profondi e significativi e arreso alla marea degli eventi). Anche la trama inizia e prosegue nello stile a cui ci ha sempre abituato l'autore giapponese: una partenza realistica e un proseguo che si addentra sempre di più nell'onirico: niente di nuovo sotto il sole, quindi.... eppure questa formula, nelle mani dell' autore, non stanca mai. È impossibile non farsi incantare dalla costruzione dei personaggi, dal progressivo disvelamento della storia, dagli elementi fantastici che piano piano iniziano a prendere possesso della trama. 1Q84 in particolare è un romanzo ricco di umanità, capace, senza sforzo, di affrontare temi e questioni importantissime come la violenza sulle donne, il rapporto genitori e figli, i legami umani e il fanatismo, sempre con quella capacità, che solo Murakami possiede, di unire l'inquietante e il banale, l'incredibile al quotidiano. Alcuni hanno definito questo libro come il migliore mai scritto dall'autore giapponese, io non penso che sia così, ma certamente non è inferiore agli altri suoi romanzi. Per farmi un'idea più precisa, però, attendo di leggere il secondo volume dell'opera.