Georgia ama le storie d'amore. Tutte. Da sempre. E crede nella magia dell'amore raccontata nei film, nei libri e nelle fanfiction romantiche da cui è ossessionata. Eppure, a diciotto anni, non ha mai baciato nessuno e non ha mai avuto nemmeno una cotta di quelle folli. Ma, come le dicono i suoi migliori amici Pip e Jason, prima o poi anche lei troverà la persona giusta. Così si dice, no?
L'inizio dell'università, in una città che non conosce, lontana da casa, sembra l'occasione perfetta: incontrerà persone nuove, vivrà nuove esperienze e finalmente anche lei imparerà a godersi le farfalle nello stomaco di cui parlano tutti. E poi Georgia ha un piano. Con l'aiuto della sua esuberante compagna di stanza Rooney, che come lei ha una passione smisurata per Shakespeare, riuscirà a realizzare il suo sogno, forse. Ma quando finisce in mezzo a una personalissima commedia degli errori che crea il …
Georgia ama le storie d'amore. Tutte. Da sempre. E crede nella magia dell'amore raccontata nei film, nei libri e nelle fanfiction romantiche da cui è ossessionata. Eppure, a diciotto anni, non ha mai baciato nessuno e non ha mai avuto nemmeno una cotta di quelle folli. Ma, come le dicono i suoi migliori amici Pip e Jason, prima o poi anche lei troverà la persona giusta. Così si dice, no?
L'inizio dell'università, in una città che non conosce, lontana da casa, sembra l'occasione perfetta: incontrerà persone nuove, vivrà nuove esperienze e finalmente anche lei imparerà a godersi le farfalle nello stomaco di cui parlano tutti. E poi Georgia ha un piano. Con l'aiuto della sua esuberante compagna di stanza Rooney, che come lei ha una passione smisurata per Shakespeare, riuscirà a realizzare il suo sogno, forse. Ma quando finisce in mezzo a una personalissima commedia degli errori che crea il caos tra i suoi amici di sempre, Georgia inizia a domandarsi perché l'amore sembri così facile per tutti tranne che per lei. Quando poi le appioppano definizioni mai sentite come asessuale o aromantica, incertezza e confusione aumentano a dismisura. Che sia davvero destinata a restare senza amore? O forse, per tutti questi anni, si è tanto affannata a inseguire la cosa sbagliata? E poi, chi lo dice che quello romantico, alla fine, sia l'unica forma possibile di vero amore?
Una storia delicata e intensa di identità e accettazione che farà breccia nel cuore dei lettori e che conferma il talento cristallino di Alice Oseman, un'autrice dalla voce rara e autentica.
Denne boka får verkeleg fram kor viktig venskap kan vera, og kor utfordrande det er å ikkje kjenne seg sjølv. Frykten for å vera annleis. Uvisse om framtida.
Loveless es el primer libro con representación aroace que he leído. En algunos momentos he conectado mucho con Georgia por las dudas, los miedos e inquietudes que le van surgiendo al descubrir su orientación sexual y romántica. Sinceramente ha habido muchos momentos de resistir las lágrimas por ver plasmadas en el papel palabras y experiencias mías pero relatadas por otra persona. Solo por esto hs merecido la pena leerlo.
No todo es positivo, sin embargo, aunque la representación es buena, se representa únicamente a un tipo de persona arromántica(hay más de un personaje arromántico) y lo mismo con la gente ace. Esto no seria tan problemático si no hubiera una total y absoluta falta de representación en literatura y cine. No es un fallo del libro perse pero hubiera estado bien una mayor representación del espectro.
El otro aspecto negativo que le veo al libro es que una vez …
3.5
Loveless es el primer libro con representación aroace que he leído. En algunos momentos he conectado mucho con Georgia por las dudas, los miedos e inquietudes que le van surgiendo al descubrir su orientación sexual y romántica. Sinceramente ha habido muchos momentos de resistir las lágrimas por ver plasmadas en el papel palabras y experiencias mías pero relatadas por otra persona. Solo por esto hs merecido la pena leerlo.
No todo es positivo, sin embargo, aunque la representación es buena, se representa únicamente a un tipo de persona arromántica(hay más de un personaje arromántico) y lo mismo con la gente ace. Esto no seria tan problemático si no hubiera una total y absoluta falta de representación en literatura y cine. No es un fallo del libro perse pero hubiera estado bien una mayor representación del espectro.
El otro aspecto negativo que le veo al libro es que una vez decides hacer uns representación única del espectro aroace, no entiendo ls decisión de meter más personas del espectro tsn secundarios que no sabes nada al respecto de ellos o que están cortados por el mismo molde que la protagonista. Esto hace un libro con representación única pero que a la vez plantea una situación irreal en la que la persona tiene las cosas tremendamente fáciles. Lo que yo viví y lo que he visto que gente que he conocido recientemente en este proceso es mucho más duro de lo que plasma Alice Oseman. Quizá pretendía ser un libro optimista y no tengo reproches a esto pero, supongo que, buscaba algo más adulto y más real en el que ves que personas de tu misma generación s las que quieres como familia tampoco terminan de entenderte y ni aceptarte de primeras. No porque es cómo tiene que ser, sino porque es cómo lo vivimos ls mayoría.
En cualquier caso, creo que es un buen libro, emociona y muestra una realidad que se encuentra poco en general.
Porusza ważne tematy i problemy, ale dla mnie chwilami jest za płytka. Też denerwują mnie te króciutkie rozdziały z tytułami wymyślonymi chyba na siłę.
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Ci sono un paio di elementi che non mi sono piaciuti in questo romanzo: il primo riguarda il modo in cui è stato descritto il personaggio di Rooney, che purtroppo incarna lo stereotipo della persona bi/pansessuale promiscua e della donna che fa solo molto sesso per riempire il famigerato vuoto interiore. Capisco che voleva essere un personaggio funzionale a mostrare che le relazioni sessuali non sono necessariamente le migliori e le più sane (ma va’?), ma non ho apprezzato, sebbene Rooney abbia una sua tridimesionalità e il suo ruolo non si esaurisca a quello stereotipo. È una parte che poteva essere scritta decisamente meglio.
L’altro elemento riguarda la percezione che la storia di Georgia sia un po’ anacronistica. Ho trovato strano che una ragazza di oggi con un’amica lesbica e vicina alle tematiche dell’universo queer non sia mai …
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Ci sono un paio di elementi che non mi sono piaciuti in questo romanzo: il primo riguarda il modo in cui è stato descritto il personaggio di Rooney, che purtroppo incarna lo stereotipo della persona bi/pansessuale promiscua e della donna che fa solo molto sesso per riempire il famigerato vuoto interiore. Capisco che voleva essere un personaggio funzionale a mostrare che le relazioni sessuali non sono necessariamente le migliori e le più sane (ma va’?), ma non ho apprezzato, sebbene Rooney abbia una sua tridimesionalità e il suo ruolo non si esaurisca a quello stereotipo. È una parte che poteva essere scritta decisamente meglio.
L’altro elemento riguarda la percezione che la storia di Georgia sia un po’ anacronistica. Ho trovato strano che una ragazza di oggi con un’amica lesbica e vicina alle tematiche dell’universo queer non sia mai inciampata nella definizione di asessualità: riesco a dare un senso a questa cosa solo pensando che Oseman (che è nata nel 1994 ed è asessuale e aromantica) abbia attinto a piene mani dalla sua esperienza personale per costruire il percorso di Georgia e che quindi si rifaccia a un mondo nel quale l’asessualità è un orientamento pressoché sconosciuto.
E non me la sento di essere troppo cattiva su questo perché mi è sembrato un libro molto personale: non mi permetto di dire che sia autobiografico, ma mi ha dato l’impressione di contenere molti dei pensieri che sono passati dalla testa di Oseman mentre cercava di capire da chi (non) fosse attratta. Infatti, l’ho trovato un ottimo romanzo per farsi un’idea di cosa voglia dire crescere senza sapere che l’asessualità e l’aromanticismo esistano, finendo per fare un sacco di cose stupide e per ferire anche un sacco di persone.
So che alcune persone si sono lamentate anche della rappresentazione delle persone razzializzate, ma io, da brava bianca, non ho notato niente del genere – ma ve lo segnalo comunque. Banalmente, penso che Sunil, lǝ ragazzǝ indianǝ che per primǝ spiega cosa sia l’asessualità a Georgia, sia lì per omaggiare il fatto che la comunità asessuale indiana sia molto vivace. Ma è più che possibile che mi sia sfuggito qualche dettaglio importante.
In definitiva, è stata una lettura abbastanza positiva, sono contenta che questo romanzo sia arrivato in Italia: speriamo che sia il primo di tanti, visto che in lingua inglese ormai ce ne sono diversi.
This book is a lovely, surprisingly quick and easy read, technically YA, but not too "teenagey" to be uninteresting/unbearable for adults who want to find out what discovering one's asexual and/or aromantic identity can feel like, and what an impact it might have on what one thought one's life would be like. (Note: This isn't in the least to say that this experience is similar for all people going through it. Personally, I could relate to the part that applies to myself despite having gone through the experience at a much later point.)
In a way, this book deals with all the tropes you can expect to find in a book about growing up and discovering your own identity: love (requited and unrequited) and romance, sexual desires, friendship, emotional confusion, family, school/uni. The interesting thing is that the narrator, Georgia, does not and, to her own dismay, cannot participate in …
This book is a lovely, surprisingly quick and easy read, technically YA, but not too "teenagey" to be uninteresting/unbearable for adults who want to find out what discovering one's asexual and/or aromantic identity can feel like, and what an impact it might have on what one thought one's life would be like. (Note: This isn't in the least to say that this experience is similar for all people going through it. Personally, I could relate to the part that applies to myself despite having gone through the experience at a much later point.)
In a way, this book deals with all the tropes you can expect to find in a book about growing up and discovering your own identity: love (requited and unrequited) and romance, sexual desires, friendship, emotional confusion, family, school/uni. The interesting thing is that the narrator, Georgia, does not and, to her own dismay, cannot participate in two of these in the way she'd always dreamt she would. The hurt she causes by still trying to do so, and the hurt and grief she feels when realising she can't make herself be "normal" are very realistically described, I think. The author herself being aroace might have helped a lot with getting realism on an individual level in there.
But what is truly beautiful is the (really necessary) re-evaluation of friendship. "Just friends" is basically one of the worst phrases in human language - because platonic love as in a strong friendship isn't some kind of second-rate placebo for romantic love as in a relationship. Most people will not be with one partner "forever", but those of us who are really lucky will have a friend or two who'll stick around and lift us up again for all the failed "forevers" that tend to happen in a human life.
Generally, the awareness for asexual and aromantic identities has been increasing (despite there still being a lot of misconceptions going around) , but representation in the media in general is still scarce. Therefore this is something of a big thing because, during the book, we don't encounter only one aromantic and/or asexual character - there are four, and they are even somewhat diverse. So go, read this, give it to a friend who might be struggling with not being able to fulfill the learnt social expectations of love, romance and sex, and let them know they aren't alone and broken. ;-)
I usually adore Alice's books, and I think this has a lovely sentiment overall, but I found it got a bit repetitive after a while. I listened to it on audio so maybe that dragged it out a bit, but felt like Georgia had figured things out quite early on and there wasn't much other plot to keep me engaged.